Il ciclo dell’acqua
La vita sulla Terra è iniziata nell’acqua: l’acqua è vita per l’uomo e per tutte le specie animali e vegetali presenti sul nostro pianeta.
Tutto ciò è garantito dal ciclo dell’acqua o ciclo idrologico, che assicura una quantità costante d’acqua sulla Terra, alimentando in modo continuo il suo flusso tra oceani, mari, laghi e superficie terrestre verso il cielo e viceversa.
Il ciclo idrologico è alimentato dall’acqua nelle sue diverse forme, liquida, gassosa e solida e sfrutta le sue capacità di condensare, evaporare o traspirare, precipitare e scorrere o infiltrare.
Il ciclo dell’acqua è diviso in 4 fasi, ovvero:
1) Evaporazione
2) Condensazione
3) Precipitazione
4) Infiltrazione o scorrimento
La prima analisi si sofferma sull’elemento cardine del ciclo, l’acqua. Che colore ha l’acqua? I colori dell’acqua racchiudono uno spettro di colori generato dal riflesso del cielo e dall’azione dei raggi del sole. L’acqua è incolore, ma sappiamo che i nostri occhi possono scorgerne diverse sfumature: con un’attività grafico-pittorica i bambini hanno incollato i colori corrispondenti alle varie sfumature, bianco, azzurro e blu.
Attraverso il diagramma del ciclo dell’acqua e grazie alle illustrazioni di un bellissimo libro, i bambini hanno appreso le varie fasi degli stati dell’acqua: non c’è un inizio o una fine, le molecole d’acqua si muovono continuamente.
L’evaporazione e la condensazione sono state analizzate nel concreto osservando oggetti e azioni concrete, come far bollire dell’acqua o toccare una bottiglia d’acqua ghiacciata: evaporando l’acqua si trasforma in vapore, mentre l’aria, a contatto con la bottiglia fredda, passa dallo stato aeriforme a quello liquido. Sono osservazioni come queste che permettono l’acquisizione di un concetto puramente astratto in maniera concreta; dal concreto all’astratto anche per comprendere il processo delle precipitazioni. Attraverso un esperimento i bambini hanno scoperto che la pioggia si forma in cielo e cade a terra perché è pesante. Creato un cielo coperto da una grande nuvola all’interno di un vasetto con dell’acqua e schiuma da barba, utilizzando un contagocce, sono state fatte cadere delle gocce d’acqua colorata: le gocce, essendo pesanti, oltrepassano la nuvola e cadono nell’acqua, lasciando una scia di colore ben visibile.
Ma una volta caduta, dove finisce la pioggia?
Può infiltrarsi sotto terra o convergere nei corsi d’acqua: può scorrere nei fiumi ed arrivare fino al mare o riversarsi in un lago.
Uno studio sui laghi italiani più importanti è stato possibile analizzando la cartina geografica italiana: nomi, forma e dimensioni sono stati oggetto di interessanti attività didattiche.
Soffermandoci sulla nostra regione, la Sicilia, i bambini hanno appreso che si tratta di un’isola circondata interamente dal mare: ricostruita in una vasca di terra l’isola circondata da acqua colorata, è stato fissato con una bandierina il punto in cui sorge la nostra, Siracusa.
Una golosa attività ha favorito l’analisi del concetto di contrasto geografico: una base di pastafrolla al cacao (incisa per creare i contrasti di isola, lago, penisola e golfo) e acqua colorata per rappresentare il mare hanno permesso ai bambini di vivere un’esperienza sensoriale che li preparerà agli studi futuri.
I più piccoli del nido hanno toccato con mano uno degli stati dell’acqua, ovvero la solidificazione in ghiaccio, contestualizzandolo in un habitat polare, creato e colorato interamente da loro: un’esperienza sensoriale a 360° che ha permesso loro di allenare la motricità del polso e la coordinazione oculo-manuale.
Ma che forma ha un cristallo di ghiaccio? E che consistenza? I piccoli lo hanno scoperto grazie al sale grosso incollato su un cartoncino, che ha ricreato un effetto quasi reale.
Osservato il ciclo dell’acqua, un fenomeno che mantiene costante la quantità d’acqua sulla Terra, possiamo affermare che solo una piccolissima quantità di tutta l’acqua terrestre è utilizzata dall’uomo per vivere: si tratta d’acqua dolce, una risorsa che tutti noi dobbiamo imparare a rispettare e a proteggere.
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